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19Gen20


Nadja Auermann

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25Dic19


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25Dic19



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17Mar12


L’Università di Yale: presto portare nuovi farmaci che agiranno con efficacia contro il processo che attiva gli stati di abbattimento psicologico e fisico. Le medicine attuali sono efficaci solo sul 60 % dei pazienti

ROMA – Un “pulsante” per cancellare la depressione. E’ quanto sarà possibile in un prossimo futuro, in seguito ad uno studio effettuato dagli scienziati della Yale University. Secondo questa ricerca, infatti, c’è un interruttore molecolare che ha un ruolo chiave nella depressione e che potrebbe divenire il bersaglio d’azione di una nuova classe di farmaci antidepressivi. La scoperta, annunciata sulla rivista Nature Medicine, è frutto del lavoro svolto dall’Università americana sul cervello di 21 pazienti depressi deceduti, confrontato col cervello di 18 individui sani.

Si tratta del gene che produce una molecola che disattiva un processo vitale per la sopravvivenza e la funzionalità dei neuroni, favorendo in questo modo la comparsa di sintomi depressivi. I ricercatori di Yale, coordinati da Ronald Duman, hanno rilevato che nel cervello dei depressi c’è una quantità di questa proteina, la ‘MKP-1’, più che doppia rispetto alla concentrazione di questa molecola nel cervello degli individui sani.

La depressione è un disturbo complesso e pieno di sfaccettature, che si manifesta con sintomi più o meno gravi.
Forse è proprio per questo che i farmaci oggi in uso, che peraltro impiegano alcuni mesi prima di iniziare a manifestare un effetto, sono efficaci solo sul 60% dei pazienti.

Gli esperti hanno rilevato che la molecola MKP-1 è presente in quantità eccessiva nel cervello dei depressi e hanno visto che questa molecola è un interruttore che spegne un’altra molecola chiave per la sopravvivenza e il corretto funzionamento dei neuroni, la ‘MAPK’.

Che MKP-1 giochi un ruolo chiave nella depressione lo hanno dimostrato in particolare i test sugli animali: rendendo inattiva la MKP-1 nel loro cervello, questi diventano resilienti (cioè totalmente immuni) allo stress; viceversa, iperattivando la MKP-1 i topolini iniziano a manifestare i segni del disturbo depressivo. Tutto ciò fa sperare nella possibilità di produrre una nuova classe di farmaci contro la depressione.

(17 ottobre 2010)


(Da l’unita un intervista a Camilleri di Saverio Lodato)…Mi pare che alla notizia del suicidio di un detenuto, uno dei tanti, alcuni giornali abbiano riportato il nobile commento di un deputato della Lega: “uno di meno”. Poteva un leghista smentirsi? Naturalmente ci sono state le solite sdegnate reazioni, si è ripetuto insomma quello stanco rituale tutto italiano di accuse e controaccuse destinato a finire come una bolla di sapone. Perché il problema delle carceri in Italia non è stato seriamente affrontato da nessun governo. E certo non può essere risolto in modo definitivo con sfoltimenti momentanei dovuti ad amnistie, indulti, depenalizzazioni che, tra l’altro, hanno troppe controindicazioni…vai all’articolo


buon natale!

25Dic09



…e buona notte!


Si chiede se la foto che le ha scattato quel fotografo nel suo atelier dureranno per sempre e spera di no: sul momento non ha avuto nessuna remora, e ha posato nuda vicino a piante in vaso, con le calze e basta accanto a un letto a baldacchino, e immersa fino alla vita in una vasca da bagno di acqua tiepida. Non aveva nemmeno dovuto toccare qualcuno!Ultimamente, tuttavia rimpiange di avrelo fatto, da quando uno dei suoi clienti ha tirato fuori un’immagine consunta di una goffa ragazzinanuda e le ha heisto di mettersi nella stessa identica posa, con lo stesso identico tipo di spazzola, che , pèrevidente, aveva portato.E’ stato allora che sugar ha colto la permanenza dell’essere Sugar o Lotty o Lucy o qualsiasi altra, intrappolata in un quadrato di cartone da mostrare a sconosciuti a proprio piacimento. Quali che siano le umiliazioni a cui si sottopone abitualmente tra le pareti della sua camera da letto, esse svaniscononel momento stesso che hanno fine, come se evaporassero insieme al sudore. Ma essere chimicamente fissate nel tempo e passare di mano in mano per sempre: quella è una nudità che non potrà mai più essere rivestita.
da Il petalo cremisi e il bianco di Michel Faber

da retroxxx


Mix

18Ott09


presunzione

09Ago09



desiderio

09Ago09